Calcio
CDS - Zazzaroni: "Dopo la bellezza è rimasto un po' di Napoli in Spalletti"
01.05.2024 11:18 di Redazione

Ivan Zazzaroni, giornalista, ha commentato, nel suo editoriale per Il Corriere dello Sport, le parole di Luciano Spalletti, c.t. dell'Italia, sulla sua esperienza al Napoli: "Inevitabile che, dopo lo scudetto della bellezza, sia rimasto un po’ (tanto) di Napoli in Spalletti. Tra poco più di un mese, in Germania, il c.t. proverà in tutti i modi ad aprire la porta avversaria: non potendo contare su attaccanti top, ha deciso di affidarsi alla trasmissione del pensiero delegandola ai più importanti fantasisti della nostra storia recente. Spalletti non trascura alcun particolare ed è un moltiplicatore di idee anche curiose, per cui la Federazione, sensibilissima al risultato finale, si è subito attivata, ricevendo il primo sì. Dal Bell’Antogno. Manca solo - ma si rivelerà? - il disappunto degli Antidieci, i nemici dei favolosi trequartisti, dei supercampioni ammirati e imitati in tutto il mondo ritenuti - dai ritardatari - i precursori dei Giochisti. In realtà quei Quaranta scelti da Spalletti, già calibratori del più bel calcio italiano, sono Maestri da studiare e imitare, riportandone la bravura e l’anima sui campi del pianeta".

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CDS - Zazzaroni: "Dopo la bellezza è rimasto un po' di Napoli in Spalletti"

di Napoli Magazine

01/05/2024 - 11:18

Ivan Zazzaroni, giornalista, ha commentato, nel suo editoriale per Il Corriere dello Sport, le parole di Luciano Spalletti, c.t. dell'Italia, sulla sua esperienza al Napoli: "Inevitabile che, dopo lo scudetto della bellezza, sia rimasto un po’ (tanto) di Napoli in Spalletti. Tra poco più di un mese, in Germania, il c.t. proverà in tutti i modi ad aprire la porta avversaria: non potendo contare su attaccanti top, ha deciso di affidarsi alla trasmissione del pensiero delegandola ai più importanti fantasisti della nostra storia recente. Spalletti non trascura alcun particolare ed è un moltiplicatore di idee anche curiose, per cui la Federazione, sensibilissima al risultato finale, si è subito attivata, ricevendo il primo sì. Dal Bell’Antogno. Manca solo - ma si rivelerà? - il disappunto degli Antidieci, i nemici dei favolosi trequartisti, dei supercampioni ammirati e imitati in tutto il mondo ritenuti - dai ritardatari - i precursori dei Giochisti. In realtà quei Quaranta scelti da Spalletti, già calibratori del più bel calcio italiano, sono Maestri da studiare e imitare, riportandone la bravura e l’anima sui campi del pianeta".