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PARIGI 2024 - Malagò: "Portabandiera? Abbiamo riconosciuto gli ori di Tokyo, giusto non cambiare il presidente del Coni prima dei Giochi"
24.04.2024 12:36 di Napoli Magazine

"Portabandiera a Parigi 2024? Se parti dal presupposto che devono essere persone che hanno fatto il massimo risultato, è scattata la dinamica che ha premiato lo sport. Se non vai a riconoscere questo all'atletica leggera che ha vinto 5 ori a Tokyo e non aveva un portabandiera da Mennea, mentre il nuoto aveva avuto Federica Pellegrini, ecco la logica delle cose. Penso sia stata una scelta di buon senso". Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò, intervenuto durante l'evento Il Foglio a San Siro. "Difficile la scelta? Ho cercato di raccontarla, come tutte le situazioni generazionali. Ci sono dei momenti negli sport in cui hai degli atleti nel campo maschile che come peso specifico sono in una categoria molto pesante, magari le donne in questa tornata lo sono un po' meno - ha concluso - Esattamente l'opposto nell'invernale, con una situazione in cui non esiste il portabandiera uomo che ha vinto una medaglia d'oro". "Quante sfide ancora da vivere come presidente del Coni? Tutti si stupiscono come sia sereno, me ne parlano solo gli altri e non ne ho mai parlato con nessuno". Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò, a margine dell'evento Il Foglio a San Siro. "È un fatto di buon senso che il presidente del Comitato Olimpico non debba essere nuovo rispetto a una manifestazione che lo stesso segue e ci ha messo la faccia, promuovendola e ottenendo la vittoria. È abbastanza un non senso. Poi in questo Paese però non credo ci sia abbastanza da stupirsi. Cambiare a pochi mesi dalle Olimpiadi non mi sembra una buona idea". "Quando vinci la seconda stella è da incorniciare. Io ho fatto i complimenti ma li faccio anche per la pallanuoto femminile o l'hockey sul prato maschile, io li faccio a tutti per tutti gli sport. Mi dispiace che qualche soggetto di tifoserie diverse si stupisca che uno faccia i complimenti a chi vince il campionato italiano. Fa parte del discorso della cultura sportiva ma grandi passi sono stati fatti perché vinciamo molto negli altri sport e quindi ci si interessa non solo del calcio". Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò intervenuto a margine dell'evento organizzato da Il Foglio allo stadio di San Siro.

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24/04/2024 - 12:36

"Portabandiera a Parigi 2024? Se parti dal presupposto che devono essere persone che hanno fatto il massimo risultato, è scattata la dinamica che ha premiato lo sport. Se non vai a riconoscere questo all'atletica leggera che ha vinto 5 ori a Tokyo e non aveva un portabandiera da Mennea, mentre il nuoto aveva avuto Federica Pellegrini, ecco la logica delle cose. Penso sia stata una scelta di buon senso". Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò, intervenuto durante l'evento Il Foglio a San Siro. "Difficile la scelta? Ho cercato di raccontarla, come tutte le situazioni generazionali. Ci sono dei momenti negli sport in cui hai degli atleti nel campo maschile che come peso specifico sono in una categoria molto pesante, magari le donne in questa tornata lo sono un po' meno - ha concluso - Esattamente l'opposto nell'invernale, con una situazione in cui non esiste il portabandiera uomo che ha vinto una medaglia d'oro". "Quante sfide ancora da vivere come presidente del Coni? Tutti si stupiscono come sia sereno, me ne parlano solo gli altri e non ne ho mai parlato con nessuno". Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò, a margine dell'evento Il Foglio a San Siro. "È un fatto di buon senso che il presidente del Comitato Olimpico non debba essere nuovo rispetto a una manifestazione che lo stesso segue e ci ha messo la faccia, promuovendola e ottenendo la vittoria. È abbastanza un non senso. Poi in questo Paese però non credo ci sia abbastanza da stupirsi. Cambiare a pochi mesi dalle Olimpiadi non mi sembra una buona idea". "Quando vinci la seconda stella è da incorniciare. Io ho fatto i complimenti ma li faccio anche per la pallanuoto femminile o l'hockey sul prato maschile, io li faccio a tutti per tutti gli sport. Mi dispiace che qualche soggetto di tifoserie diverse si stupisca che uno faccia i complimenti a chi vince il campionato italiano. Fa parte del discorso della cultura sportiva ma grandi passi sono stati fatti perché vinciamo molto negli altri sport e quindi ci si interessa non solo del calcio". Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò intervenuto a margine dell'evento organizzato da Il Foglio allo stadio di San Siro.